La chiesa di San Benedetto è una basilica cristiana e cattolica di Catania costruita nel XVIII secolo, è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.
E’ una delle meraviglie del barocco settecentesco siciliano, tra le chiese più importanti della città di Catania e dell’intera Sicilia, notoriamente riconosciuta tra le più belle chiese barocche d’Europa. Essa si trova in Via dei Crociferi, dove è stata edificata tra il 1704 e il 1713, ed è stata dedicata a San Benedetto da Norcia.
Al suo interno si trovano affreschi di Sebastiano Lo Monaco, di Giovanni Tuccari e di Matteo Desiderato. La chiesa è ad una navata ed ha la volta completamente affrescata. Tre sono i temi degli affreschi che decorano la volta. Sulle lunette sono raffigurate le virtù teologali e le virtù cardinali, intervallate da immagini che rappresentano episodi, come ripetuto, della vita di San Benedetto, fondatore dell’ordine benedettino – cui la chiesa appartiene – e patrono d’Europa. Proprio a questo ultimo tratto fanno riferimento gli affreschi raffigurati, che evidenziano non soltanto la fondazione del Monastero di Montecassino, ma anche il tentativo, compiuto da Benedetto, di far dialogare la componente gotica e quella latina presente in Europa dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente.
Ma la magnificenza del barocco della chiesa si sviluppa in tutta la sua pienezza nella parte centrale della volta, dove sono rappresentati il Trionfo ed il Viatico di San Benedetto; entrambi gli affreschi sono un raro esempio di mirabile prospettiva e teatralità barocca, grazie ad un sapiente contrasto di colori scuri ed accesi, che esplode in tutta la sua forza espressiva negli affreschi del presbiterio, al di sopra dell’altare, punto focale dell’intera chiesa, che attira l’attenzione dell’osservatore sin dal suo ingresso in chiesa.
La parte più pregiata della chiesa risulta essere l’altare maggiore realizzato in marmi policromi con intarsi di pietre dure e formelle in bronzo. Oggi è affidata in custodia alle suore benedettine. Dall’aprile del 2013 la Chiesa è visitabile all’interno di un percorso guidato che comprende anche i resti di una domus romana ritrovata in occasione degli ultimi lavori di restauro, il parlatorio settecentesco del Convento di clausura e la Scalinata degli Angeli. E’ possibile oltrepassare il portone d’accesso al monastero e visitare tutti quegli ambienti che ispirato scrittori e registi, tra cui Giovanni Verga che qui ha ambientato “Storia di una Capinera“, che Franco Zaffirelli, con l’omonimo film girato proprio in Via Crociferi.
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