La città di Catania, con la sua storia ricca e variegata, ospita diversi quartieri, ognuno con le proprie peculiarità e spesso avvolti da un’aura di curiosità storica.
Tra questi quartieri, spicca Picanello, situato nella zona nordorientale della città, all’interno della II Circoscrizione, che comprende anche i quartieri di Barriera del Bosco, Canalicchio, Villaggio Cardinale Dusmet, Ognina, San Giovanni li Cuti e Guardia.
Ogni strada e vicolo di Picanello cela storie affascinanti, e i suoi abitanti sono fieri di far parte di questa comunità che nel corso del tempo si è espansa notevolmente.
Picanello ha ampliato i suoi confini fino a includere alcune delle zone più prestigiose di Catania, come Corso Italia, Viale Vittorio Veneto, Ognina e il Rotolo, trasformando il suo status sociale.
Mentre molti catanesi conoscono bene la posizione di Picanello, pochi conoscono l’origine del suo nome e la sua storia. Scopriamoli insieme!
Picanello, storia e radici di un quartiere di villeggiatura catanese
Esistono numerose strade che portano a Picanello e collegano questo quartiere ad altre parti di Catania. Nel corso della storia, Picanello è sempre stato un passaggio chiave per coloro che desideravano spostarsi dal mare al centro della città o verso le zone periferiche che segnavano il confine tra Catania e la provincia etnea.
Originariamente nato come contrada agricola, Picanello divenne presto un luogo di villeggiatura per le famiglie benestanti di Catania. Nel XIX secolo, il quartiere fu influenzato dalla crescita demografica che coinvolse l’intera città, espandendo così i confini urbani.
Il nome “Picanello” conserva ancora oggi le sue radici rurali, derivando dal termine in catanese antico “Fico snello,” che faceva riferimento agli alberi di fico abbondanti in questa zona prima dell’urbanizzazione.
Negli anni ’30, l’amministrazione comunale regolarizzò il popolamento del quartiere, basandosi sulla rete stradale esistente. Questo diede inizio al boom edilizio degli anni ’50 e ’60, trasformando l’aspetto di Picanello da rurale a urbano, una trasformazione che ancora oggi è evidente.
Nel corso degli anni, Picanello si è arricchito di viuzze, chiese, case e piccole botteghe artigianali che una volta animavano il quartiere, anche se molte di esse, nel tempo, hanno chiuso i battenti. Molti catanesi, con orgoglio, ricordano le calde serate estive trascorse nei cortili o nelle “vanedde” del quartiere. Ricordano quando andavano a scuola e compravano una rosetta con la mortadella pagandola solo 50 lire o partecipavano alle processioni di San Giuseppe, della Madonna della Guardia o “da Maronna a Saluti,” aspettando con trepidazione il giorno della festa.
Tra i catanesi più giovani, alcuni ricordano ancora i pomeriggi passati al Campo Scuola o in Piazza Europa, mentre altri rimembrano i “pomeriggi giovani” organizzati al McIntosh, una delle discoteche più famose di Catania, dove ci si dava appuntamento con il proprio motorino.
Insomma, Picanello è un quartiere ricco di storie e ricordi preziosi da preservare. Quali sono i tuoi ricordi di Picanello di un tempo? Condividili con chi, come te, è un vero catanese!
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