Pedara: natura, cultura e aria pulita

Il comune di Pedara in provincia di Catania è posizionato alle falde dell’Etna, tra i comuni di Trecastagni e Nicolosi. Grazie alla bellezza dei suoi paesaggi e alla salubrità del clima, Pedara è luogo di villeggiatura e offre anche un interessante itinerario culturale e naturalistico. Nella parte più a nord del comune si trova l’antico borgo rurale della Tarderia, immerso in un’ampia estensione di castagneti con flora montana ed essenze arboree alpine. Da Pedara si raggiunge facilmente il vulcano, a circa quindici chilometri. Lungo la strada provinciale per l’Etna si incrocerà la fossa del Salto del Cane, un antico cratere spento con area attrezzata, base per le escursioni nel parco.

La basilica di Santa Caterina, oltre a essere il momento più importante di Pedara, è una delle chiese più visitate e studiate della provincia. Il complesso architettonico è considerato uno splendido esempio di “chiesa nera“, poiché il sapiente utilizzo della Pietra lavica e degli intonaci trova qui una delle sue massime espressioni. All’esterno, invece, spiccano la torre campanaria con elementi di epoche diverse e cuspide in maioliche policrome, le sculture in pietra dei portali e delle finestre e un raro esemplare di meridiana. Il portale interno del 1547 è il monumento più antico di Pedara.

Il santuario di Maria Santissima Annunziata rappresenta il centro della devozione i polare locale poiché custodisce il simulacro dell’Annunziata e i resti mortali di Giuseppina Faro, giovane pedarese morta 1871 e in corso di beatificazione. Il corpo principale della Chiesa risale alla fine del Cinquecento. In piazza Sant’Antonio domina maestosa la chiesa parrocchiale dedicata a sant’Antonio Abate. Questa chiesa rimase miracolosamente salda durante il disastroso terremoto del gennaio del 1693. Crollò invece il soffitto che era a cassettoni di legno e l’alto campanile.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie si trova sull’omonima piazzetta lungo via Etnea. Costruita nei primi anni del Seicento’ fu distrutta dal sisma del 1693. La ricostruzione si concluse un decennio dopo. Al suo interno è custodita un‘antica tela della Madonna delle Grazie. A est del paese, nel quartiere San Biagio, troverete la chiesa omonima, al cui interno si conserva una bellissima statua lignea.

La chiesa di Santa Maria della Stella sorge invece nei pressi del parco comunale. Segnaliamo infine la chiesa di San Vito per il bellissimo crocifisso che sembra sia appartenuto alla prima costruzione della chiesa madre del 1547. Numerosi anche i palazzi e le signorili case padronali.

Fonte: Il giro della Sicilia in 501 luoghi – L’isola come non l’avete mai vista di Enzo Di Pasquale.