Dopo un paio di giorni di pausa l’Etna torna nuovamente a farsi sentire. Nelle ultime ore, in questa fredda e limpida serata del 23 marzo 2021, si è nuovamente attivato il Cratere di Sud-Est dell’Etna. L’attività stromboliana in corso con molta probabilità potrebbe evolvere, nel corso della notte, in un nuovo parossismo.
E’ da poco cominciato un nuovo parossismo dell’Etna. Secondo quanto afferma su Twitter il vulcanologo Boris Behncke, nella serata del 23 marzo 2021, si sta verificando l’eruzione al Cratere di Sud-est. Poco prima l’Istituto vulcanologico di Catania aveva osservato “un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud est”. “In base al modello previsionale – spiega l’Ingv – la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest”. L’Ingv ha diramato un’allerta di colore rosso per l’aviazione.
L’emissione di cenere infatti dovrebbe riguardare i comuni che sorgono lungo le pendici sud-orientali del vulcano, fino all’area di Catania e Siracusa. In quota saranno presenti venti piuttosto intensi che trasporteranno l’eventuale materiale vulcanico in direzione della città etnea e dell’alta costa siracusana. Con questo tipo di venti, la cenere potrebbe causare dei disagi per le attività dell’aeroporto di Fontanarossa.
L’attività stromboliana in atto sul cratere di sud-est ammantato di neve dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni sull’Etna
I segnali di deformazione del suolo provenienti dalle reti di monitoraggio GNSS e Tilt non mostrano variazioni significative”. In caso di nuovo evento parossistico l’emissione di cenere dovrebbe riguardare i comuni che sorgono lungo le pendici sud-orientali del vulcano, fino all’area di Catania e al siracusano.
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