La prima biblioteca pubblica della Sicilia si trova a Catania: Aperta nel 1755 contiene importanti collezioni antiche e moderne

Le biblioteche universitarie regionali si trovano presso la sede di Piazza Università.

Fu la prima biblioteca pubblica della Sicilia, ospitata dallo storico Giambattista Caruso, acquisita dall’Università di Catania e aperta nel 1755. Contiene importanti raccolte antiche e moderne, e il suo patrimonio comprende circa 450.000 documenti, tra testi, manoscritti, incunaboli, cinquecenteschi, periodici, fotografie, fascicoli sonori.

Storia
La biblioteca fu aperta nel 1755 su proposta dell’abate Vito Maria Amico, con le prime opere della collezione dello storico Giambattista Caruso, acquistate dall’Università nello stesso anno. La sua prima collocazione sono le sei stanze del palazzo universitario, accanto all’aula magna al primo piano del palazzo. Una parte della biblioteca universitaria si trova in una sezione separata di Palazzo Carcaci via Etnea, ai quattro canti, la sezione musica e registrazione è stata creata nel 1983.

Nel 1767, in seguito all’espulsione dei Gesuiti dalla Sicilia, la biblioteca acquistò tutti i materiali dalle accademie chiuse. Nel 1783 ricevette un gran numero di libri (circa 10.500 volumi) donati dall’arcidiocesi di Catania. Nel 1885 servì ad altre istituzioni e fu accorpata amministrativamente alla Biblioteca di Ventimigliana. Nel 1912 il Ministero della Pubblica Istruzione, con nota del 14 dicembre dello stesso anno (n.4/5739), affidò all’Istituto di Botanica di Catania l’Erbario Kupani (XVII sec.) di importanza storica e scientifica. Richiesta ufficiale del direttore Luigi Buscalioni.

Si trova al prestigioso piano dello Stadio Sicolorum in Piazza dell’Università.
Nel corso degli anni la Biblioteca si è arricchita di tanti altri illustri personaggi che insieme rappresentano un ricco e sfaccettato patrimonio di documenti e libri per lo studio della storia della cultura, delle idee, della scienza e delle istituzioni.

Oggi la biblioteca dispone anche di un internet point, sale di consultazione e una sala da concerto, consentendo l’apertura al pubblico dell’edificio.