L’elegante piazza Giuseppe Mazzini di Catania

Uscendo da Piazza del Duomo e seguendo per Via Garibaldi, distante circa 200 metri, lungo la strada principale troviamo Piazza Mazzini, l’antica Piazza Cataniese. Originariamente conosciuta come Piazza San Filippo, la piazza è composta da quattro palazzi nobiliari gemelli e, per la loro disposizione angolare, lo spiazzo assume un’insolita forma a croce greca. A nord-est troviamo il Palazzo Scamacca della Bruca, a sud-est il Palazzo Asmundo di Gisira, a sud-ovest il Palazzo Peratoner, e infine a nord-ovest Palazzo Gagliani dove domina.

Fu progettato nel ‘700 da Francesco Battaglia e Stefano Ittar su ordine dei duchi di Camastra per collocare in uno spazio aperto il mercato principale di Catania, pertanto gli edifici tendono ad essere presso i quattro portici ospitando una serie di botteghe, fu modello di alcune piazze della Sicilia orientale e colonie spagnole d’oltremare. Purtroppo la coerenza stilistica e l’omogeneità di questo complesso, costruito in stile barocco, è leggermente cambiata nel tempo a causa dei molteplici interventi di ristrutturazione dell’edificio. Con meno rimaneggiamenti, l’unico edificio che conserva ancora il suo carattere originario è il Palazzo Scammacca della Bruca, il primo di quattro edifici costruiti.

Anche se a prima vista questa piazza non mostra un particolare valore artistico e monumentale, ha caratteristiche che la rendono originale, anzi l’unica piazza in Sicilia che è stata proposta come modello, sia per gli edifici che per gli elementi che la compongono. La piazze è in perfetta simmetria strutturale, è circondata da portici sorretti da 32 colonne di marmo bianco edificate su delicate basi cubiche, che a loro volta sorreggono i terrazzi del palazzo nobiliare. Queste antiche colonne sono state rinvenute nei pressi del monastero di Sant’Agostino e sono di epoca romana. Fino a qualche decennio fa, ogni anno il 2 novembre, quando si commemoravano i defunti, in questa piazza si svolgeva anche una fiera del giocattolo, come è consuetudine, regalare ai bambini nel giorno della morte dei piccoli pensieri, ecco perché ancora oggi molti anziani definire la piazza come la piazza dei morti.